Mindfulness #iorestoacasa 6/6

Questa meditazione ci permette un avvicinamento ai pensieri molto diverso dal solito: i pensieri qui sono eventi mentali che nascono, transitano lo spazio della mente per un po’, e poi svaniscono. I pensieri sono eventi mentali e non fatti o azioni concrete, e come tali possono essere osservati mentre sorgono, transitano nello spazio mentale e poi svaniscono.

Cominceremo con il contatto con il corpo e il respiro, focalizzando l’attenzione in modo diretto sull’esperienza immediata di essere corpo e respiro. La mente qui viene invitata ad una focalizzazione puntuale, stretta sul punto di contatto con un singolo oggetto meditativo, come abbiamo imparato a fare con le meditazioni precedenti; viene invitata alla consapevolezza di una parte del corpo, del respiro, del  senso di essere stabili come una montagna, o di essere chiari e immersi come l’acqua del lago.

Ma oggi, dopo questa prima tappa,  allargheremo il focus di consapevolezza  ad una esperienza più ampia, che sono i suoni, all’esperienza del loro sorgere, permanere nello spazio della nostra sensorialità e poi svanire. Suoni interi ed esterni a noi. Infine,  guidati dai suoni arriveremo ai pensieri e li osserveremo come abbiamo fatto con i suoni, attivandoci nella curiosità e stando fermi in questa osservazione senza giudizio. I pensieri sono i suoni della mente. Se li avviciniamo in questo modo, noi lasceremo che la nostra “mente saggia” prenda il posto della mente ruminante; la mente saggia è delicata e curiosa, è come quella dei bambini, che conoscono il nome delle cose prima ancora di averlo reso parola e averlo memorizzato come etichetta linguistica. I bambini sanno il nome delle cose attraverso i sensi, molto prima di essere in grado di comprendere le parole e di parlare. Ed è proprio questa capacità che vogliamo oggi provare a ritrovare dentro di noi, quel Bambino dalla mente saggia e intuitiva, capace di attivarsi in un processo spontaneo di conoscenza della realtà, immediato e diretto.